House of Saud – The sacrifice of a major piece on the Middle Eastern chessboard

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Maxim Oreshkin, the deputy finance minister, said the country is drawing up plans based on a price band fluctuating between $40 to $60 as far out as 2022, a scenario that would have devastating implications for Opec

(Russia plans $40 a barrel oil for next seven years as Saudi showdown intensifies, Telegraph, 11 Dec 2015)

Such a scenario would be devastating (deadly?) for the Saudi economy, already battered by the disastrous military intervention in the Yemeni civil war (A Saudi Afghanistan – the chickens will come home to roost in Yemen).

Are the Saudi royals really willing to risk domestic instability only to keep the oil price down?
To what end?

Only to save the US economy from collapsing?

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Se uno dei più brillanti eredi della famiglia reale saudita è stato inviato in Russia a stringere buoni rapporti con Mosca forse è perché i sauditi non sono più disposti a sottostare alle imposizioni di Wall Street e del Pentagono?

Mosca sta facendo la voce grossa con turchi e sauditi per costringerli a schierarsi una volta per tutte?

Sotto sotto qualcuno DEVE aver sospettato che c’è qualcosa di stranissimo nel comportamento di turchi e sauditi: prima pappa e ciccia con Mosca (con multiple visite reciproce, investimenti ingenti anche in settori ultra-strategici) e poi ai ferri corti.

Forse i sauditi sono sotto ricatto? Sono costretti a suicidare la propria economia per sostenere quella americana e danneggiare quella russa?
Per quanto a lungo tollereranno questo stato di cose che li mette a rischio di ghigliottina?
E i turchi? L’establishment turco, messo alle strette da Mosca (o con noi o contro di noi) e con la costante minaccia del separatismo curdo (fomentato dai soliti noti: guardate le “principesse curde” della famiglia Barzani dove vanno a fare shopping e che tipo di celebrity-style hanno adottato), andrà fino in fondo? Fino alla jugoslavizzazione della Turchia?

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